L’Osservatorio del Sud nella sede della Fondazione Premio Sila49

L’Osservatorio del Sud nella sede della Fondazione Premio Sila49

L’Osservatorio del Sud è nato, su ispirazione ed impulso di Piero Bevilacqua, pochi mesi or sono con lo scopo principale di porre al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica nazionale i gravi problemi dell’Italia meridionale. L’Osservatorio vuole provare a rimettere al centro del dibattito pubblico il Mezzogiorno non con le retoriche recriminazioni, a volte persino neoborboniche, del passato, ma con una serie di analisi circostanziate e multidisciplinari che traggano il Sud fuori dalla coltre degli stereotipi che lo deformano, mostrandolo così com’è: piagato dalle disuguaglianze estreme, dalla disoccupazione endemica, dalla fuga inarrestabile delle intelligenze, dalla devastazione del territorio e dei paesaggi rurali ed urbani, dalle infiltrazioni strutturali delle organizzazioni criminali, dalle nuove povertà, ma che contiene anche qualche elemento di opposizione, di imprenditoria sana e dinamica, di nuove correnti culturali, di passione politica e civile, di generosi amministratori, di figure straordinarie che progettano e perseguono un nuovo mondo possibile. L’Osservatorio vuole dare voce a queste forze, vuole risvegliare le coscienze, un po’ assopite, della cosiddetta società civile, vuole parlare, insomma, a tutta la società meridionale provando a darle rappresentanza culturale e ideale.

L’Osservatorio -che ha anche un sito web con gli scritti degli Associati e dei membri del Comitato scientifico (ricordo, fra gli altri, Salvatore Settis, Gianfranco Viesti, Tomaso Montanari, Vito Teti, Tonino Perna ed Enzo Scandurra)- vuole non solo mettere insieme le intelligenze meridionali disperse nella Penisola ed in Europa, ma ha anche l’ambizione di elaborare idee, progetti e proposte, che aiutino le forze migliori a trovare la strada di un impegno corale di trasformazione sociale ed economica e di emancipazione civile.

L’occasione di stamani, e ringrazio Enzo Paolini per avercela data, è l’insediamento dell’Osservatorio presso la Fondazione Premio Sila49 che ospita, come ha già detto Paolini, una delle più importanti raccolte librarie sul Mezzogiorno. Una sede, questa di Via Salita Liceo, che è orgogliosamente incastonata nel cuore antico e délabré della città capitale dei Brettii e della Accademia cosentina e non di Alarico. La devastazione delle città e del paesaggio meridionale, nel secondo dopoguerra, ha scardinato l’indispensabile elemento identitario della stabilità dei luoghi e dei paesaggi che garantisce alle società un senso di perpetuità, in grado di conservare l’identità. L’Osservatorio, con il concorso della Fondazione Premio Sila49, si propone anche di stimolare ed aggregare le forze e le energie intellettuali del territorio nell’analisi delle forme e nella individuazione di metodi da usare per la ricomposizione armonica delle città, dei paesaggi meridionali e delle loro identità. L’Osservatorio del Sud si propone di stimolare e di favorire, tramite la più larga partecipazione attiva dei cittadini, la piena consapevolezza che il diritto alla città ed al paesaggio è un diritto fondamentale degli individui e delle comunità perché la forma delle città, e dei loro paesaggi, è intrinseca all’idea stessa di cittadinanza e di democrazia.

Testo del breve discorso tenuto, il 20 giugno 2018, dal vicepresidente Battista Sangineto in occasione dell’insediamento dell’Osservatorio presso la Fondazione Premio Sila 49, sita in Via Salita Liceo a Cosenza.

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