
Cara scuola quanto mi costi. Tante richieste di prestiti.-di Filippo Veltri
Il suono della campanella è risuonato da alcuni giorni anche in Calabria, i soliti problemi, le solite lamentele ma il nuovo anno scolastico è comunque partito per 254. 725 alunni, 36. 143 docenti, 279 dirigenti ed oltre 1. 400 tra assistenti amministrativi, tecnici e collaboratori.
Molte famiglie stanno facendo già i conti con il caro-scuola; le associazioni dei consumatori hanno denunciato aumenti del prezzo del materiale scolastico con una spesa che, in alcuni casi, può arrivare a superare i 1.300 euro per studente. Forse anche per questo non mancano gli italiani che scelgono di ricorrere ad un prestito personale per far fronte ai costi di istruzione.
Dal 2019 al 2024 i numeri ci dicono che in Calabria il numero della popolazione al di sotto dei 19 anni si è ridotta di 24. 675 unità. Dal 2002 la Calabria ha perduto 136mila under 19, quasi un terzo della popolazione minorenne della regione. In Calabria la crisi demografica dunque non rallenta. Anzi. Nel 2024 le nascite sono diminuite del 4,5%. Secondo i dati Istat, al 31 dicembre 2024 la fascia d’età 0-14 anni rappresenta appena il 12,5% della popolazione residente (1,8 milioni di abitanti). Questi numeri dicono che con la diminuzione degli alunni anche la situazione della scuola non potrà che peggiorare. E con essa il circuito virtuoso delle economie che si porta dietro.
Il diritto della scuola spesso diventa così un peso insostenibile per intere fasce di popolazione, nelle città ma soprattutto nei centri minori e più piccoli dove l’emergenza sociale e occupazionale è più acuta. E la scuola è invece un servizio primario al pari del diritto alla tutela alla salute.
Di questo poco o niente hanno sin qui parlato i due principali candidati alla Presidenza della Regione, a sole due settimane dal voto. Se ci siete battete un colpo anche su questo! Non ci pare un problema di secondo piano. Anzi.
Altri dati dal report nazionale di Legambiente Ecosistema scuola (ampiamente illustrati martedì scorso su queste pagine da Alfonso Bombini) emergono inoltre con forza: dati preoccupanti riguardano la Calabria, la nostra regione sconta un ritardo strutturale nella qualità e nella sicurezza degli edifici scolastici.
In molte province le scuole necessitano di interventi urgenti di manutenzione, adeguamento sismico ed efficientamento energetico. Solo il 47% degli edifici, evidenzia Legambiente, dispone del certificato di agibilità, appena il 45% ha il collaudo statico, meno del 15% degli edifici in zona sismica è stato progettato o adeguato secondo la normativa antisismica, ancora il 54,8% degli edifici non ha beneficiato della verifica di vulnerabilità sismica.
Secondo le stime elaborate da Facile.it e Prestiti.it , negli ultimi 12 mesi sono stati inoltre erogati oltre 370 milioni di euro in prestiti personali per pagare le spese legate a scuola, università e formazione, valore in aumento di circa il 15% rispetto all’anno precedente.
«Studiare ha un costo che può diventare significativo soprattutto per chi deve affrontare un percorso universitario o post-laurea. Strumenti come quello del prestito personale sono importanti perché danno ai consumatori la possibilità di pianificare la spesa in modo consapevole, facendola pesare il meno possibile sul budget mensile, ma senza dovervi rinunciare», spiegano gli esperti.
Dall’analisi di un campione di oltre 750.000 richieste raccolte da Facile.it e Prestiti.it*, si scopre che, nell’ultimo anno, chi ha presentato domanda di finanziamento per coprire i costi legati allo studio ha puntato ad ottenere in media 6.916 euro, valore in aumento del 3% su base annua.
Dati interessanti emergono analizzando l’età dei richiedenti; chi ha presentato domanda per questo tipo di finanziamento aveva, all’atto della firma, in media 38 anni e mezzo, ma ben una richiesta su 3 arrivava da un under 30.
Altro dato significativo è legato infine al sesso del richiedente; i prestiti per lo studio si confermano una delle tipologie di finanziamento più richieste dalle donne, tanto è vero che, nell’ultimo anno, quasi 1 domanda su 2 di prestito per lo studio faceva capo al campione femminile (45%). Valore estremamente elevato se si considera che, guardando alla totalità di domande per prestiti personali, più del 70% delle richieste vengono presentate degli uomini.
‘’Una percentuale così alta di richiedenti donne’’, spiegano ancora da Facile.it ‘’non è legata solo al fatto che si pensi all’istruzione dei figli, ma anche al fatto che sovente le donne si paghino master o corsi di specializzazione post universitari, ad esempio, per rientrare nel modo del lavoro con ancora più qualifiche dopo una maternità’’.
Foto di Alex Barcley da Pixabay